Così finì per capire che si
trovava in una situazione nota a molti umani, ma non per questo meno dolorosa:
ciò che, solo, li fa sentire vivi, è qualcosa che però, lentamente, è destinato
ad ammazzarli. I figli per i genitori, il successo per gli artisti, le montagne
troppo alte per gli alpinisti. Scrivere libri, per Jasper Gwyn.
Tutti abbiamo una certa idea
di noi stessi, magari appena abbozzata, confusa, ma alla fine siamo portati ad
avere una certa idea di noi stessi, e la verità è che spesso quell’idea la
facciamo coincidere con un certo personaggio immaginario in cui ci
riconosciamo. È quanto riusciamo a intuire
di noi.
Jasper Gwyn mi ha insegnato
che non siamo personaggi, siamo storie, disse Rebecca. Ci fermiamo all’idea di
essere un personaggio impegnato in chissà quale avventura, anche semplicissima,
ma quel che dovremmo capire è che noi siamo tutta la storia, Jasper Gwyn diceva che tutti siamo qualche pagina
di un libro, ma di un libro che nessuno ha mai scritto e che invano cerchiamo
negli scaffali della nostra mente.
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