giovedì 12 aprile 2012

La voce invisibile del vento

Uno pensa di sapere qualcosa finché non scopre di non sapere niente, e a quel punto inizia a comprendere la verità.
Certo, tutto si può evitare finché non succede l’inevitabile.
L’amore è un sentimento molto complesso;è l’atto di maggiore concentrazione mentale di cui siamo capaci per arrivare a individuare una persona tra milioni di altre e renderla desiderabile in modo quasi sovrannaturale!?
Si dice di solito che scegliamo le persone che ci circondano, ma non è vero, sono le circostanze a sceglierle.
L’immaginazione avrebbe imitato i sapori e i colori, che a pensarci bene in realtà erano a loro volta imitazioni, perché normalmente il sapore di vaniglia o di fragola non erano né vaniglia, né fragole vere. Probabilmente corrispondevano a combinazioni chimiche che producevano un effetto che in fondo era un mistero. Come il fatto che certe piante abbiano un gusto amaro o disgustoso per avvisare il corpo che sono dannose. Non era un mistero quella relazione inconscia del corpo con la natura? E a dire il vero, quello che si scopre vivendo è che non solo è un mistero ciò che non si capisce, ma anche ciò che si capisce perfettamente.
Sicuramente solo gli esseri umani vogliono che gli altri sappiano che esistono.
In termini di realtà, le cose poco percettibili non esistono meno di ciò che è molto visibile, sono solo due modi diversi di esistere.
Quando si sogna non si sa che il sogno non è reale, lo si scopre quando ci si sveglia. Sicuramente la necessità di dormire porta l’umanità in mondi in cui comunque si continua a vivere, anche se al risveglio molto di ciò che si è sognato va perduto, forse perché non potremmo sopportare di vivere tante vite allo stesso tempo.
A pensarci bene, tutto era passato e forse lo sforzo e la lotta che ingaggiava l’umanità per afferrare un decimo del presente era eccessiva. Una battaglia quasi fantastica che si combatteva su un margine tanto stretto che esisteva appena, che era un’illusione. Quanto valeva poco il presente, era come trovarsi sul bordo di un vetro rotto.
Con i ricordi e le informazioni che la memoria gestisce senza che noi lo sappiamo, la mente costruisce la realtà di cui ha bisogno per continuare a vivere e, in questo senso, la differenza tra sogno e realtà non è poi così netta!
E in fondo quella situazione sembrava proprio un gioco, uno scherzo e, come tutti i giochi e gli scherzi, prima o poi sarebbe finita. Bisognava pensare anche che i giochi racchiudono sempre trappole e ostacoli per diventare più emozionanti, e ancora più emozionante sarebbe stato che uno dei giocatori non sapesse di stare giocando, ma non per questo il gioco avrebbe smesso di essere solo un gioco.
Pur sapendo che la sua incapacità di tornare a casa era stato un trucco necessario nell’incubo per darsi il tempo di svegliarsi in buone condizioni.
Ci si inganna sempre perché non si dà la priorità alle evidenze, ma ai desideri.
Dopotutto, il mondo si reggeva su così tante bugie che, se fossero crollate, le fondamenta stesse avrebbero ceduto e sarebbero stati inghiottiti tutti quanti. Davanti a una simile prospettiva, forse bisognava chiedersi se valesse la pena conoscere la verità.
Tutto ciò che esiste, esiste perché è nella nostra mente. E non c'è morte peggiore dell’essere dimenticati!

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