giovedì 21 giugno 2012

Apocalisse 2012

Salvare il mondo. Distruggere il mondo. In entrambi i casi l'ambizione è praticamente la stessa: cioè dimostrare senza ombra di dubbio la proposizione assurda che il mondo è diviso in due metà approssimativamente uguali: se stessi, e il resto dell'universo!

Considero lo scenario intermedio (nel senso di non estremo), ossia l'idea che il 2012 sia destinato a essere un anno di agitazione e sconvolgimenti senza precedenti. Che si tratti delle doglie della nascita di una nuova era o semplicemente degli ultimi spasimi di quella attuale, un'inquietante convergenza di elementi scientifici, religiosi e storici indica che si verificherà un crescendo di disastri e apocalissi di origine umana, naturale e - non è affatto da escludere – soprannaturale.
Abbiamo tutti, come mai in precedenza, una possibilità di riconciliarci e mostrarci all'altezza della nostra natura collettiva più elevata. Questa è la sfida vivificante del 2012, che ci costringe a trovare uno scopo comune. E avere uno scopo nella vita è forse il modo più sicuro che io conosca per allontanare la fine!
Quella dei maya era ed è una società basata sui cicli. Essi vedono cicli in ogni cosa, e amano ciò che vedono. Il progresso è assai meno importante, nel loro ethos cosmico, della serenità che deriva dall'armonia con i movimenti eterni della natura.
Gerardo osservava perciò che l'umanità è ancora nella fase infantile per quanto riguarda la sua capacità di identificarsi con i sentimenti di persone molto lontane. Nondimeno tale capacità è cruciale per la sopravvivenza e il carattere trascendente della specie, il che spiega perché essa abbia a che fare con l'imminente resa dei conti.
Il 2012 è molto importante perché è un momento in cui gli anziani del passato torneranno per stabilire una comunicazione tra il cuore dell'umanità e il cuore della Terra. È l'inizio di una nuova era di pace, armonia, amore e unione. Ma al tempo stesso c'è la possibilità di una manipolazione. Il male entra dove c'è spazio per insinuarsi.

Siamo arrivati al punto di sinergia catastrofica, in cui i processi climatici entrano in comunicazione tra loro e si amplificano reciprocamente con violenza e in modo disastroso, afferma Alexei Dmitriev, un noto geofisico russo specializzato in climatologia estrema. «Via via che si sviluppano (per equilibrare la pressione tecnogenica esercitata sul pianeta), i processi di compensazione naturale sbloccano i meccanismi di controllo delle reazioni sismiche e dell'attività vulcanica, vale a dire che le calamità naturali diventeranno più gravi, fino alla trasformazione globale della macchina climatica e dello stato della biosfera.

Ipotesi fantascientifiche
Supponiamo che un gruppo di ricercatori competenti scopra che i sette giorni di attività solare anomala, dal 7 al 13 settembre 2005, hanno dato luogo e/o contribuito al terremoto di Boina del 14 settembre e alla spaccatura definitiva del continente africano. Queste conclusioni diverrebbero pubbliche? C'è forse un meccanismo di censura globale, un'oligarchia segreta che soffoca simili notizie potenzialmente destabilizzanti?
Anche se potrei di certo scorgere la ragione logica dell'occultamento: la salvaguardia della stabilità sociale.
Se mai il pubblico dovesse intuire una connessione tra il Sole e l'attività sismica, il prossimo brillamento solare potrebbe causare un panico enorme!

Le culture cosiddette primitive che personificano il Sole non avrebbero grande difficoltà a comprendere questa dinamica. Esse credono, sebbene tali credenze abbiano fondamento mistico, che la Terra e il Sole siano in relazione, nel senso che ciascuno influenza l'altro, nel bene e nel male.
Gli effetti [del passaggio nella nube interstellare di energia] sulla Terra vanno ricercati nell'accelerazione dello spostamento dei poli magnetici, nella distribuzione verticale e orizzontale del contenuto di ozono e nell'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi climatici catastrofici significativi; secondo Vladimir Ivanoviè Vernadskij, l'ecologista planetario russo nella cui tradizione si muove Dmitriev. Vernadskij comprese che la biosfera è lo strato intermedio mediante il quale la Terra entra in rapporto con il Sole e anzi con tutta l'energia cosmica che riceve. Quindi qualsiasi cambiamento nel Sole o nel cosmo si traduce direttamente in mutamenti nella vita terrestre.

Le creature della Terra sono opera di un processo cosmico complesso, parte regolare e necessaria di un meccanismo cosmico armonioso, nel quale, come ben sappiamo, nulla avviene per caso.
Vernadskij intendeva per noosfera lo strato mentale che riveste il pianeta, la somma di tutti i nostri pensieri e ricordi che durano nel tempo. Nell'elaborazione successiva di Pierre Teilhard de Chardin, il paleontologo e filosofo francese della coscienza cosmica, la noosfera è considerata il prodotto, la fonte perenne, o entrambe le cose, di tutte le menti del pianeta.
Le stelle sono i punti di condensazione materiale di un'evoluzione che passa per vari stadi e processi, finché esse non si disintegrano o esplodono come supernovae, e infine ritornano alla condizione di Dio.(José Arguelles)

Siamo destinati a essere decimati per il nostro bene nel 2012? A essere sfoltiti e ridotti al minimo così che un giorno potremo tornare a prosperare come mai prima? Non c'è dubbio, la combinazione di catastrofe e illuminazione che ne risulterebbe realizzerebbe l'essenza delle profezie maya?!

Alvarez nutriva il sospetto che estinzioni di massa come quella che annientò i dinosauri si verifichino con una certa regolarità; Muller rispose con la sua ormai famosa ipotesi di Nemesis, secondo la quale il Sole, come la maggior parte delle stelle della sua età e del suo tipo, avrebbe una compagna, probabilmente una stella poco visibile come una nana rossa o bruna, o forse un buco nero. Muller congetturò che l'orbita di Nemesis la porti nelle nostre vicinanze ogni x milioni di anni, con la conseguenza di perturbare gravitazionalmente il Sole e di destabilizzare il sistema solare.
nel 1996 da M.R. Rampino e B.M. Haggerty, è nota come ipotesi di Shiva.11 Chiamata con il nome del dio induista della distruzione e della riproduzione, l'ipotesi di Shiva afferma che il sistema solare oscilla su e giù mentre compie la sua orbita intorno alla galassia, incontrando periodicamente anomalie gravitazionali ed energetiche, destabilizzano la nube di Oort, scatenando sciami di comete killer.
L'ipotesi di Shiva afferma che, nel corso degli ultimi 540 milioni di anni, le comete provenienti dalla nube di Oort sono state responsabili di almeno cinque estinzioni di massa sulla Terra.
La storia umana è plasmata in gran parte da un raggio galattico attraverso il quale il Sole e la Terra stanno passando da 5000 anni, e [...] un grande momento di trasformazione ci attende quando arriveremo alla fine del raggio nel 2012?

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