sabato 18 dicembre 2010

Il libro del Dio vivente



Dal momento in cui s’incomincia a prestare maggiore attenzione a noi stessi, in quello stesso istante s’iniziano a scoprire delle forze spirituali insospettate, creatrici di gioia, una sana gaiezza impiantata su di una libera e ragionevole accettazione della vita e la completa eliminazione delle paure esistenziali.

Più l’umanità attuale s’interessa agli argomenti occulti, più le giuste nozioni sembrano degradarsi! La colpa è della superficialità, dell’assenza di principi metafisici e dell’indifferenza verso tutti i campi che non abbiano a che vedere col denaro.
L’intuizione filosofica più acuta e la facoltà di costruire una concezione del mondo senza crepe, conducono nelle sabbie mobili quando non vi è unione fra l’esperienza magica e il risveglio nella coscienza dell’io immortale, riflesso della divinità creatrice.
Non sono le idee partorite dal cervello, bensì le sensazioni e il loro eco verbale a poter far uscire l’anima dal suo sonno da Bella Addormentata nel Bosco.
Così come la pietra, una volta tagliata, resterà opaca se non viene colpita dai raggi del sole, l’uomo “tagliato” non potrà diventare luminoso, sovrumano, senza essere in rapporto con la “luce primordiale”.
Non si deve dedurre che la causa ultima di questo mondo, risieda nel mondo manifesto; ne risulterebbe una falsa concezione di Dio.
La causa originaria per cui il mondo esiste, è un “non qualcosa” senza il quale esso non sarebbe mai stato, non potrebbe mai essere; un “non qualcosa” che è la causa di ogni tensione e di ogni desiderio.(Gustav Meyrink)

Preda dell’illusione consiste nel credere che il vero sapere delle cose concernenti lo Spirito dell’Eternità possa apprendersi, alla maniera di una scienza intellettuale terrestre.
Mai con il pensiero, si potrà conoscere ciò che è condizione preliminare ad ogni pensiero, ciò che vive al di sopra del pensiero.
La superstizione fu, da sempre, l’amica del poeta, poiché la verità nuda è troppo austera e troppo semplice per potersi prestare a lasciarsi drappeggiare dai sontuosi orpelli della fantasia poetica.
La concezione interiore di un’idea creatrice, di un’immagine veramente artistica che vi si presenta, è in sé un modo di “esperienza ultrasensoriale”.
Per le speculazioni e le sottigliezze filosofiche del pensiero umano asservito alla Terra, non vi è affatto posto nei Mondi dell’Universo sostanziale dello Spirito.
Pericolosa è la trasposizione fatta dai non qualificati.
L’Uomo terrestre è un’individualità spirituale, ma non conosce ancora il suo vero nome.
La Saggezza del vero Iniziato dello Spirito non consiste in un’accumulazione e in un perpetuo accrescimento di ciò che “sa”, col suo ingegno terrestre, ma nel possesso di certe forze sacre, per mezzo delle quali può conoscere, in Realtà “in sé” l’oggetto della sua conoscenza.
Ti è stata data una falsa rappresentazione di Dio e si è così, con una vana dottrina, soffocato in te il germe da cui, nelle acque sacre dell’intimo della tua anima, doveva sbocciare un giorno il “fior di loto”, nel quale può prender vita la Luce che deve eternamente illuminarti.
Non è nel tuo Io che troverai te stesso, troverai il tuo Dio in te!
Quando avrai appreso, anche nel più grande rumore, a restare te stesso; quando con ogni certezza potrai comandare i tuoi pensieri e la tua volontà; quando i tuoi desideri non andranno e non verranno che come tu ordinerai loro di venire e andare, solo allora potrai intraprendere il primo tentativo in vista dell’unificazione delle forze della tua anima in te.
Può cominciare per te la contemplazione lucida del Mondo dello Spirito, se le forze lo permettono, per quanto tu sia un Uomo di contemplazione e non un uomo di percezione intellettiva.
Il tuo cammino verso di te è il tuo verso Dio!
Dio non è il creatore che di se stesso e non, come voi credete, il fabbricante dell’Uomo e delle cose!
Prima che il tuo Dio sia nato in te e che tu sia nato il lui, non lo troverai in nessun luogo!
In verità, avanza meglio chi è sicuro di portare in sé la forza di rialzarsi dopo la caduta, di colui che, costantemente nell’angoscia, si sforza di evitare accuratamente ogni passo falso!
Nei due Regni di questo mondo fisico, il visibile come l’invisibile, ogni atto porta in sé le sue conseguenze; atto inteso come ogni impulso della tua volontà, ogni pensiero e ogni parola.
Rimani incatenato alle conseguenze dei tuoi atti finché tu non abbia unificato le tue forze animiche e non e non sia con esse unito a Dio, e solo allora potrai distruggere le conseguenze dei tuoi atti.
Nei tempi inimmaginabili fosti unito al tuo Dio, eri a casa tua nel “Mondo delle cause”, ma la tua paura ti esiliò nel “Mondo degli effetti”.Questa è la verità, nel mito di un Paradiso e della caduta degli uomini in seguito ad un peccato originale.
Prima di questa caduta ti sei creato il tuo Karma ovvero l’Albero Genealogico delle cause del destino di ogni umano, con il grado del tuo allontanamento dal tuo Dio, indotto dal vedere Dio in te stesso.
Non si vuole da te che una cosa: che tu possa, quaggiù, durante i tuoi giorni terrestri, arrivare alla conoscenza del luogo da cui sei partito e nel quale puoi tornare.
E’ insensato paragonare l’odio degli Uomini all’istinto delle bestie che tendono a distruggere altre bestie, perché come ogni forma nella cui manifestazione vivono gli elementi dell’Essere Primordiale, vogliono affermare esclusivamente se stesse.
Più l’Umanità, nei suoi stati-cellula che si chiamano popoli o nazioni, si sveglierà alla coscienza del suo potere spirituale, e più l’odio tenderà gradualmente a sparire: poiché chi è cosciente della sua potenza, non invidia il potere di alcun altro potente, e l’invidia è l’evocatrice dell’odio.
Ogni Uomo della Terra, che cerca di distruggere in sé l’odio, conduce la sola “guerra giusta”, la guerra che un giorno, renderà impossibili le guerre di sterminio!
Nel nucleo di tutte le dottrine religiose del Mondo si trova l’ultima Verità. Colui che sa allontanare tutti i veli, finisce per scoprire, in tutte le vere religioni, la grande dottrina dell’Eterno Uomo-Spirito, che fu un tempo unito al suo Dio e che ne decadde, perché nel suo Io si distaccò da Lui.
Non vi è affatto quaggiù sulla Terra, progresso illimitato!Ogni evoluzione umana è, dall’altra parte, sottomessa alle leggi del movimento delle onde!
Non avete affidato la cura dell’investigazione che alla bestia raffinata in voi, e lasciate sconsideratamente atrofizzare le energie superiori dell’anima. Tuttavia dovrete divenire semplici, come lo sono le cose fondamentali, prima che il Più Semplice non si sveli a voi.
Siete divenuti fin troppo complicati nei vostri pensieri perché possiate, senza imparare alla rovescia, comprendere il Reale nel senso più profondo.
Se già nessun oggetto di una Realtà relativa è, in sé, modificato dalla rappresentazione che se ne è fatto il cervello umano, come potete immaginare che la Realtà assoluta possa essere toccata dalla vostra illusione?!
Non è che l’effetto della tua incomprensione di natura terrestre che ti fa tendere eventualmente verso una forma di compimento spirituale la cui esigenza non si manifesta in seno alla tua individualità.
Siete dei Re che non conoscono il loro Reame!Non potete per niente conquistare il reame degli Spiriti al di fuori di voi stessi!
L’insegnamento spirituale non è affatto una Volontà di convincere, ma piuttosto un chiarimento immediato di ciò che, prima, era immerso nell’oscurità!
La vera Saggezza è la conoscenza della Realtà, solo l’imperfezione dell’esposizione di ciò che è eternamente reale caratterizza l’opera dell’Uomo della Terra.
La Fede crea la forma, con la quale si determina l’azione della tua Volontà. E’ a tua immagine che la tua Fede forma il tuo Dio, così come altre volte ha formato i tuoi dei.
Tutto nel Cosmo ha il suo Ritmo e il suo Numero, sui quali è basata ogni Magia!
Ascolta in te le parole con le quali vuoi istruirti!

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